UNA BELLA STORIA SPORTIVA


In questo momento di iniziative tese a vivacizzare e dare nuovo impulso alla Sezione chiediamo, come avrete osservato, a tutti i soci la loro collaborazione. Giungono varie idee e notizie tutte profondamente legate alla Storia della città.
Il socio Paolo Crescioli ci invia una ampia e dettagliata SINTESI STORICA DELLA PALESTRA GINNASTICA FIORENTINA LIBERTAS.
Sicuramente molti dei nostri Soci la conoscono, ma quanto ci ha inviato Paolo è veramente interessante e ve lo trascriviamo di seguito certi di darvi un notevole argomento sullo Sport a Firenze.
Ci sono molte cose che noi fiorentini non conosciamo o poco sappiamo della nostra città in questioni sportive, questa è di grande interesse. Anche se molti di noi sono usciti dal praticare attivamente il settore, siamo sempre ancora molto legati al mondo sportivo essendo soci della UNVS che io considero un Senato dello Sport. Parola sicuramente grossa ma in verità molto realistica.



Sintesi storica della
Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas, 1877

137 anni di storia dello sport non sono facili da riassumere.
Potremmo dire che… C'era una volta ed ancora c'è, la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas, una Società sportiva fondata nel 1877, che ben presto ottenne il riconoscimento in Ente Morale con Regio Decreto, per "la lodevole attività propagandistica ed umanitaria", in quanto permetteva "ai giovani non abbienti di iniziarsi alla ginnastica con frequenza gratuita" ed effettuava corsi di "ginnastica ortopedica per i fanciulli rachitici" ed altro ancora pur di avvicinare i giovani allo Sport.
Ancor oggi la Palestra svolge la sua attività all'interno del chiostro che ospita anche la Fratellanza Militare in piazza S. Maria Novella, in un ambiente unico al mondo per praticare sport: la sala per le attività è infatti nell'antico refettorio "delle carni" del Convento di S. Maria Novella, nome dovuto al luogo dove un tempo venivano accolti pellegrini e convalescenti per rifocillarli con una dieta più ricca di proteine.
La Palestra è stata recentemente restaurata grazie all'intervento del Comune di Firenze e, dopo oltre 130 anni, sono stati scoperti dei suggestivi affreschi con soggetti floreali, oltre ad un magnifico stemma dell'ordine dei Domenicani, che da sempre adornavano le ampie volte del soffitto e che mai nessuno aveva visto perché nascosti da un manto di calce bianca messa a fine ottocento quando i locali vennero requisiti alla Curia per assegnarli alla PGF Libertas ed altre associazioni "per ragioni di pubblica utilità".
La presentazione dei locali restaurati è avvenuta nel maggio 2012, alla presenza degli, all'epoca, Sindaco Matteo Renzi, ViceSindaco e Assessore allo Sport Dario Nardella e del Presidente del Consiglio Comunale e del CONI Firenze, Eugenio Giani, oltre a tantissimi soci accorsi per vedere questi ambienti che sono entrati a far parte del patrimonio della nostra città.

Nata nel 1877 come società di ginnastica, la Libertas divenne ben presto una polisportiva, contribuendo alla diffusione di scherma, podismo, ciclismo, lotta greco-romana, palla al cerchio (il moderno basket) e anche del calcio, iniziato nel 1912 sul prato del Quercione alle Cascine, per poi continuare in un terreno vicino al Fosso Macinante, dove i popolarissimi calciatori in divisa gigliata, rosso scarlatto, presero il soprannome di "Ghiozzi Rossi", a causa dei frequenti tuffi nel fosso per recuperare il pallone.

Il 2 aprile 1922 la PGF Libertas inaugurò un complesso sportivo polivalente in via Bellini, al tempo estrema periferia della città: un vero e proprio stadio di calcio con tribune in cemento armato (una delle prime applicazioni in impianti sportivi), pista per il ciclismo ed un anello interno per l'atletica. Il progetto prevedeva anche un campo da tennis e uno per il basket, fu realizzato con i fondi raccolti in cinquanta anni dalla Società e dal contributo straordinario di alcuni Soci.
Grazie a questo avveniristico impianto dotato anche di illuminazione per assistere alle riunioni (gare) ciclistiche fra i grandi campioni dell'epoca, la Società incrementò notevolmente il numero di soci, che divennero più di 1.000 e quindi anche gli introiti che sarebbero serviti per onorare l'impegno economico sostenuto.
La Libertas iniziò anche la pubblicazione di un quindicinale "Il Ghiozzo Rosso", di cronache sportive libertiane che veniva distribuito nelle edicole della città.
Era comunque il calcio a far da protagonista in quel periodo: la PGF aveva così tante squadre da partecipare a 9 campionati nelle diverse categorie.
Ma nonostante le iniziative intraprese, la situazione economica della Società preoccupava la dirigenza. Il 29 agosto 1926 il Marchese Ridolfi, massima autorità del regime fascista cittadino, proponendo di accollarsi i pesanti debiti della Libertas, convinse la dirigenza di S. Maria Novella alla fusione con la sezione calcio dell'acerrima rivale di sempre, il Club Sportivo Firenze e così prese vita la Fiorentina.
La tumultuosa assemblea dei Soci della PGF, che dette l'autorizzazione definitiva, avvenne proprio nell'attuale palestra restaurata di S. Maria Novella: un altro motivo di curiosità per una visita e riscoprire uno dei luoghi storici dello sport a Firenze.

La Fiorentina utilizzò quindi lo Stadio Libertas di via Bellini fino al 1931, quando divenne utilizzabile, sebbene non ultimato, lo Stadio Comunale.
L'impianto di via Bellini venne demolito negli anni cinquanta per far posto all'edilizia residenziale. Sull'ultimo tratto di via Monteverdi, c'era praticamente la vecchia linea di centrocampo. Su via Felice Fontana c'erano invece i posti popolari: tutti in piedi su una pedana di legno rialzata, per non sporcarsi le scarpe in quel terreno che chi sedeva nell'opposta tribuna, chiamava spregevolmente "poponaia" o "cavolaia", a seconda della stagione.

La perdita della sezione calcio mise inevitabilmente in ombra le altre attività della PGF, che comunque continuarono nella palestra di S.M. Novella con i ginnasti, lottatori e pesisti.
Nel dopoguerra, grazie a Cyrus Shannon, un militare statunitense rimasto a seguire la realizzazione del Cimitero Americano in costruzione sulla via Cassia, un giovanissimo Tullio Ricciardi (fondatore della omonima palestra oggi in Borgo Pinti), si appassionò al Culturismo e ne divenne pioniere e promotore della sua diffusione in Italia, inventando anche il concorso Mister Italia di cui vinse la prima edizione del 1958. Anche un altro atleta libertiano Francesco Conti seguì con interesse questa attività e dopo aver partecipato a Mister Universo, si trasferì a Milano dove fondò i Club Conti, centri wellness che si diffusero in tutta la Lombardia, e iniziando una serie di collaborazioni in trasmissioni televisive che gli dettero un'ampia popolarità.
Nel 1946 iniziarono alla Libertas anche i primi corsi di lotta giapponese: il Judo.
Ed è da allora che la PGF Libertas, prima con Umberto Borgioli e Vladimiro Malatesti e poi con Bruno Calducci, già Campione Italiano nel 1929, diventò la più importante scuola in Toscana di questa moderna arte marziale.
Nel 1959 la sezione Judo, con oltre 100 allievi, diplomò le prime 3 cinture nere: Fosco Francalanci, Silvano Grandi e Romano Cappelli.
Dopo l'alluvione del 1966 i corsi di Judo prevalsero su ogni altra attività e tuttora nei diversi giorni della settimana si alternano i corsi per i bambini, adulti e della fortissima sezione agonistica che ha donato a Firenze tanti campioni italiani e atleti di indiscusso valore internazionale.
Grazie ai risultati agonistici, ma anche all'intensa attività sociale per la diffusione dello sport e dei suoi valori, alla PGF Libertas è stata assegnata nel 1982 la Stella d'Oro del CONI al Merito Sportivo.

Paolo Crescioli